Le tappe dello sviluppo psicomotorio

Le tappe dello sviluppo psicomotorio sono gli stadi attraverso cui il bambino acquisisce competenze ed abilità cognitive e motorie.        É  un processo affascinante, il risultato progressivo della maturazione del Sistema Nervoso Centrale un intreccio complesso e continuo che si articola in fasi distinte ma con una sequenza universale, integrazione fra sviluppo sensoriale, motorio, cognitivo, relazionale, emotivo e sociale.

Conoscere le tappe dello sviluppo psicomotorio del bambino permette di individuare precocemente eventuali anomalie dello sviluppo e, se è possibile, porvi rimedio. 

Alla nascita il bambino presenta alcuni movimenti stereotipati diretti dal tronco encefalico che non richiedono un coinvolgimento corticale: i “Riflessi Arcaici”, reazioni motorie automatiche, essenziali per valutare lo stato funzionale del Sistema Nervoso in quanto alla maturazione dei centri superiori vengo integranti e di conseguenza scompaiono cosicché il bambino reagisca in maniera volontaria e non più riflessa. Nei primi 4 mesi di vita extrauterina gli schemi riflessi sfumano e compaiono invece reazioni riflesse che concorrono a costruire un impronta posturale atta a facilitare l’assetto verticale.

Le principali tappe posturali che il bambino raggiunge, dopo aver acquisito il controllo antigravitario del capo a 3 mesi, sono costituite dal controllo della stazione seduta autonoma a 8 mesi e dal mantenimento della stazione eretta a 10 mesi; intorno al primo anno di vita il bambino sarà in grado di fare i primi passi senza sostegno. Nella maggior parte dei bambini la deambulazione autonoma bipede è preceduta da una deambulazione quadrupedica o gattonamento.

Lo scopo di questo articolo è di illustrare brevemente i traguardi di sviluppo comuni alla maggior parte dei neonati durante il loro primo anno di vita, tenendo presente che tutti i bambini sono diversi e ogni bambino cresce al proprio ritmo. Durante il primo anno di vita, i neonati crescono e cambiano a un ritmo sbalorditivo e ogni mese porta con sé nuovi ed entusiasmanti sviluppi.

Non esiste un momento preciso valido per tutti per questo si raccomanda di fare attenzione ai progressi e non alle scadenze.

La sua variabilità fisiologica dipende da fattori legati al bambino (aspetti genetici, costituzione fisica -struttura muscolo-scheletrica-, carattere/temperamento..) ma anche da fattori legati all’ambiente in cui il bambino vive e cresce e le esperienze che gli vengono proposte. Un sano sviluppo neuropsicomotorio del bambino può essere influenzato positivamente da genitori attenti e dal supporto del terapeuta.

Struttura, funzioni e ambiente sono fortemente concatenati nel processo dello sviluppo psicomotorio del neonato.

LO SVILUPPO MOTORIO E COGNITIVO DEL PRIMO ANNO DI VITA DEL BAMBINO

È il processo maturativo che consente al bambino di acquisire competenze e abilità cognitive, motorie, emotive e relazionali. Questo processo avviene per “fasi” di sviluppo che dipendono dalla maturazione del sistema nervoso centrale (SNC).

I tempi e le modalità di sviluppo sono variabili perché ogni bambino è unico, ma è possibile comunque individuare in questo processo maturativo una sequenza cronologicamente fisiologica di sviluppo.

Conoscere questa sequenza è fondamentale ed indispensabile per poter riconoscere precocemente i segni di un rallentamento o di un disturbo dello sviluppo.

Evoluzione del neonato: da 0 a 3 mesi

Durante questa prima fase di sviluppo, tra la nascita e i 3 mesi, il bambino inizia a:

  • Sorridere: all’inizio, sarà solo per se stessi (sorriso neonatale), ma entro i 3 mesi “sorriderà socialmente” in risposta ai tuoi sorrisi, migliorando la qualità di attenzione-interazione e le competenze relazionali: ascolta le voci e cerca i volti
  • Alzare la testa e il petto quando è prono;
  • Seguire con gli occhi un oggetto o un volto che si muove lentamente davanti a lui;
  • Seguire un suono e girarsi quando lo sente;
  • Aprire e chiudere le mani e portarle contemporaneamente alla bocca ed al centro del corpo lungo la linea mediana coordinando occhio-mano e mano-bocca;
  • Afferrare gli oggetti con le mani;
  • Controllare meglio il capo, ruota la testa con sicurezza.

Progressi del neonato: da 4 a 6 mesi

Durante questi mesi, i bambini imparano a relazionarsi con il mondo che li circonda. Cominciano a padroneggiare l’uso delle mani ed esplorano l’uso della voce.

Dai 4 ai 6 mesi, il bambino comincerà a:

  • Fare dei versetti, emettendo suoni;
  • Ridere, migliorando ed aumentando la relazione con le persone e gli oggetti, in questa fase migliora l’attenzione visiva e uditiva e l’interesse per l’ambiente esterno
  • Rotolarsi da posizione supina a prona e viceversa, matura il controllo del tronco, migliora l’equilibrio nelle posizioni sdraiate. Fate attenzione a non lasciarlo su una superficie alta senza supervisione, potrebbe spostarsi.
  • Allungare la mano e afferrare gli oggetti, è sempre più interessato alle sue mani, porta gli oggetti alla bocca e vuole toccare tutto ciò che vede, si allena allungando il braccio verso l’oggetto che desidera con il controllo visivo;
  • Stare in posizione seduta con un supporto dietro la schiena e matura il controllo del capo avendo maggiore controllo della testa.

Progressi del neonato: da 7 a 9 mesi

In questa fase, il bambino comincia a esplorare il movimento, può cominciare a:

  • Gattonare, cominciando dal mettersi a quattro zampe caricando il peso sulle braccia e le ginocchia. Non necessariamente solo in posizione di quadrupedia, ma  sfruttando anche lo scivolamento sul sedere o trascinandosi sulla pancia con braccia e gambe, in questa fase maturano importanti conquiste motorie: i passaggi da una posizione all’altra e lo spostamento orizzontale funzionale (strisciamento, gattonamento, andatura ad “elefante”, quadrupedica con ginocchia estese e spostamento sul sedere in posizione seduta);
  • Sedersi senza supporto, posizione seduta autonoma;
  • Rispondere in modo sensato a parole familiari, come il suo nome, o ad esempio fermarsi se gli si dice “No!”;
  • Tenere bene gli oggetti tra le mani, battere le mani.

Progressi del neonato: da 10 a 12 mesi

L’ultima fase di sviluppo nel primo anno del bambino è una fase di transizione: non è più un neonato, ma nemmeno un bambino sviluppato.

Sta imparando a:

  • Nutrirsi da solo: i bambini in questa fase di sviluppo sperimentano la “presa a tenaglia”, il che significa che possono tenere piccoli oggetti (come i cereali o piccoli pezzi di frutta) tra il pollice e l’indice;
  • Muoversi per la stanza in piedi mentre si tiene ai mobili;
  • Pronunciare 1 o 2 parole: mamma e papà diventano nomi specifici con cui identifica i genitori.
  • Indicare gli oggetti sui quali vuole attirare la vostra attenzione;
  • Muovere i primi passi da solo. Questo di solito accade intorno all’anno di vita, ma la forbice di tempo può variare notevolmente.

Ogni giorno cresceranno le capacità psicomotorie, il bambino riconoscerà l’effetto delle sue azioni e si dimostrerà gratificato ed orgoglioso quando riuscirà a fare una cosa da solo,

E’ bene ricordare che lo sviluppo fisico e psico-motorio è soggettivo e che i bambini si sviluppano ognuno al proprio ritmo che c’è una finestra temporale abbastanza ampia, ma se vi sono differenze sostanziali rispetto le fasi, è bene parlarne con il pediatra o con l’osteopata!

Per chiarimenti o se desiderassi avere maggiori informazioni per approfondire l’argomento non esitare a contattarmi.

Venanzio Signorino
Osteopata

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